Percorsi in brigata e la mia felicità
Un sogno che si e’ avverato, anche se il mio percorso Accademico e’ da collocarsi tra quelli della terza eta’, ma questo non ha importanza. Ho sognato fin da bambina di stare tra i fornelli, ricordo ancora quando mi fu regalato un piccolo forno in miniatura che riusciva a cuocere mini torte…era la mia piu’ grande soddisfazione. Avrei voluto frequentare la scuola alberghiera ma all’epoca non era un percorso da intraprendere per una donna, mi dicevano, ed ho quindi ripiegato ahime’ in quello amministrativo. Ecco che lo stare ai fornelli e’ divenuto il mio hobby che ho sempre coltivato e che non ho mai abbandonato, poiche’ mi ha aiutata anche a superare momenti difficili della mia vita. Adesso con la consapevolezza e la serenita’ dei cinquant’anni e’ arrivato il momento di pensare a me. Mi sono iscritta all’Accademia Italiana Chef per la qualifica di cuoco professionista ed ho iniziato questo percorso teorico e pratico che oltre allo studio prevede molte ore di stage in cucina, ed eccomi qua presso l'”Osteria di Passignano”, ristorante stellato degli Antinori dove ho appena terminato il mio stage. Questa e’ la foto di gruppo con la brigata (non al completo) dei cuochi, lo Chef Nicola Damiani i ragazzi di sala e, semi nascosto, il patron Marcello Crini. Foto scattata velocemente, dopo la pausa pranzo delle 11.30 e prima di iniziare il servizio, (i veri cuochi non amano farsi le foto..!) Ho imparato moltissimo da questa esperienza che ricordero’ per tutta la vita, ho imparato il rispetto e la cura per il cibo, la pulizia, l’attenzione quasi maniacale per evitare lo spreco, dote essenziale nell’economia di un ristorante, ho carpito con gli occhi ho rubato piccoli segreti, ho imparato tecniche innovative di cottura e conservazione ho preso appunti e fotografato quando era possibile, quasi a rendere indelebile ogni piccolo gesto di una brigata eccezionale dove il rispetto reciproco diventa indispensabile per la convivenza costante ed impegnativa in cucina . Ringrazio tutti dal primo all’ultimo perche’ mi hanno fatto sentire “a casa” perche’ hanno avuto infinita pazienza ed a volte mi hanno ripetuto all’infinito piccole nozioni che non mi entravano in testa! Oltre allo staff dell’Osteria non posso dimenticare lo Chef Matteo Gambi e la brigata di “Rinuccio 1180” Ristorante delle Cantine Antinori del Bargino (conosciute in tutto il mondo per la loro magica struttura architettonica) presso il quale ho lavorato per un mese in alternanza con l’Osteria . In ultimo, ma primo in assoluto, ringrazio di cuore lo Chef Matia Barciulli, mio compaesano, ci tengo a dirlo poiche’ persona squisita e legata in maniera viscerale alla cultura per il cibo del territorio toscano, che ha assecondato questo mio grande desiderio. Oggi esco da queste cucine con la consapevolezza che il mestiere di cuoco e’ uno dei piu’ duri al mondo ma sicuramente uno dei piu’ belli , penso che ogni giovane, se veramente motivato, puo’ tranquillamente intraprendere questo percorso con la certezza di avere un futuro davanti a se ma solo e soltanto se carico di buona volonta’ ed umilta’.
Adesso chiudo questo capitolo ma il mio percorso continua…., non ho terminato! E’ il momento di studiare..l’esame e’ alle porte!!