Farina 00
170 g
Burro
150 g
Zucchero semolato
170 g
Mandorle pelate
25 g
Pinoli
25 g
Uova intere
1
Tuorli
4
Scorza di un limone grattugiato
Burro per la tortiera
qb
Pangrattato per la tortiera
qb
Mantovana di Prato
Al numero 577 del grande libro di Pellegrino Artusi “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” si descrive l’esecuzione di una torta sofficissima la cui ricetta, l’amico e pasticcere Antonio Mattei, regalò a Pellegrino. La pasticceria ancora presente a Prato, in provincia di Firenze, porta tutt’ora il nome di “Antonio Mattei” e questa sublime torta fa parte della tradizione gastronomica di questa città. Si tratta di una semplicissima ed altrettanto deliziosa bontà, che non necessita del lievito perchè l’ariosità è data dalle uova che vengono montate con lo zucchero.
E’ strabuona per la colazione ma anche come fine pasto, accompagnata con crema alla vaniglia.
Un consiglio: se avete la possibilità scegliete delle uova a pasta gialla, il colore della torta risulterà fantastico!
Mantovana di Prato
Per la Mantovana di Prato per prima cosa sciogliete lentamente il burro e mettetelo da parte. Nella ciotola della planetaria o in una boule, versate l’uovo i tuorli lo zucchero e la scorza di limone. Frullate fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete poco alla volta la farina ed infine il burro fuso a filo.
Prendete una tortiera da 20 cm di diametro, imburratela e cospargetela di pangrattato. Trasferitevi il composto e cospargetelo con le mandorle tagliate a filetti ed i pinoli. Infornate a 160 gradi per circa 30 minuti. Una volta terminata la cottura estraetelo dal forno fatelo freddare e sformatelo.
Cospargete la torta con zucchero a velo prima di servirla.